L’Architetto Umberto Tari Capone, titolare dello studio medesimo, è nato a Isola del Liri (FR) il 24.03.1948.
Terminati gli studi superiori si iscrive alla Facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza” dove si laurea nell’anno 1973 con il massimo dei voti. Nell’anno 1982, dopo aver maturato esperienze presso lo studio ASA di Roma, costituisce lo studio associato Interconsult. Negli anni compresi tra il 1972 ed il 1983 partecipa all’attività didattica nel corso di composizione architettonica V E del Prof. G. Perugini presso la facoltà di Architettura di Roma. Conclusa la sua esperienza didattica e dopo essere rientrato dallo Stato del Quatar dove aveva seguito, unitamente all’Arch. S. Giannantoni, la realizzazione dei primi prototipi di case popolari e militari conseguenti l’aggiudicazione di due diversi concorsi banditi dal governo del Quatar: “2000 POPULAR HOUSES” che prevedeva la realizzazione di 2000 case popolari e “600 ARMY HOUSES” che prevedeva la realizzazione di 600 alloggi per l’esercito, lascia lo studio associato di Roma e stabilisce a Cassino il suo studio professionale, nell’intento di approfondire la tematica degli interventi “a grande scala” più difficili da sperimentare nelle grandi aree metropolitane.
Su incarico dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone coordina il gruppo di lavoro per la redazione del Programma Integrato Mediterraneo della provincia di Frosinone. Su incarico del comune di Napoli esegue il progetto della scuola media Russo I in località Pianura. Su incarico dei consorzi Ispredili e Consef esegue la progettazione degli interventi di consolidamento e ristrutturazione nel centro storico di Isola del Liri (FR). Unitamente al Prof. G. Perugini e all’arch. G. De Santis procede al dimensionamento ed alla localizzazione dell’Ateneo del Basso Lazio e con gli ingg. F. Gagliardi, F. Falese e l’arch. G. Antonelli elabora il piano particolareggiato con previsione planovolumetrica dell’intero complesso universitario. Con l’ing. F. Gagliardi cura la progettazione delle facoltà di Ingegneria e, unitamente agli ingg. C. Casinelli e M. Sonnino progetta la nuova sede delle facoltà di Giurisprudenza e di Economia e Commercio dell’Ateneo.
Esegue, unitamente alla società di interiors designers David & Davis – London la ristrutturazione dell’Hotel Eden in via Ludovisi a Roma. Alcuni interventi a “grande scala” elaborati negli anni a seguire vengono selezionati nell’ambito del Patto Territoriale di Frosinone (decreto CIPE n°985/99).
Tra i più rappresentativi committenti pubblici che si sono affidati allo studio dell’architetto Umberto Tari Capone figurano:
- l’Amministrazione Provinciale di Frosinone;
- il comune di Roma;
- il comune di Napoli;
- il comune di Cassino (FR);
- il comune di Sora (FR);
- il comune di Sant’Elia Fiumerapido (FR);
- il Consorzio per le Aree di Sviluppo Industriale della provincia di Frosinone.
Tra i più rappresentativi committenti privati che si sono affidati allo studio dell’architetto Umberto Tari Capone figurano:
- la società Trust Houses Group Ltd and Forte di Londra;
- la società Alì Bin Hamad Al-Attiyah Doha – Quatar;
- la società Fintecna – Sevizi Tecnici Spa;
- la società Italposte – Edilizia di Interesse Pubblico Spa;
- la società Cassinodue C.C. Spa;
- la Fondazione Longo;
- il consorzio Consef;
- il Consorzio Ispredil;
- la C&R and Partners.

TITOLI
Assistente addetto alle esercitazioni presso la cattedra di Composizione Architettonica V° E della facoltà di Architettura di Roma per gli anni accademici:
- 1972/73 – Consiglio di amministrazione del 24/6/74
- 1973/74 – Consiglio di amministrazione dell’ 11/6/75
- 1974/75 – Consiglio di amministrazione dell’ 11/5/77
- 1975/76 – Consiglio di amministrazione del 16/11/77-20/12/78
- 1976/77 – Consiglio di amministrazione del 12/12/78
Assistente con qualifica di Studioso della disciplina di Composizione Architettonica dell’anno 1983 (verbale del Consiglio di Facoltà del 18 aprile 1978).
ATTIVITÀ ACCADEMICA
L’architetto Umberto Tari Capone è stato presente nell’attività didattica del corso di Composizione Architettonica dell’anno 1971. Infatti, non ancora laureato, è stato incluso in modo informale nell’organico degli assistenti del corso di Composizione Architettonica diretto dal Prof. Giuseppe Perugini. Ha collaborato in questa veste al coordinamento dei seminari in corso di svolgimento per quell’anno prendendo parte attiva alla stesura di una pubblicazione che riassumeva i temi dibattuti, redatta dal gruppo dei collaboratori del Prof. Perugini.
Nell’anno 1972 ha svolto un’attività di coordinamento tra il corso di Composizione Architettonica e quello di Analisi Matematica della Prof.ssa Maria Fonti Zevi nel tentativo di verificare alcune esperienze di Architettura Cinetica che, sulla base dei nuovi temi sviluppati nell’Università da un gruppo di matematici ed urbanisti (Prof.ssa Maria Fonti Zevi, Prof. Scimemi etc.) che si avvalevano dei vantaggi costituiti dall’uso appropriato del calcolatore elettronico. Una ricerca sulle potenzialità di questo metodo riferito ad un organismo teatrale polivalente è stato il tema sviluppato per la tesi di laurea dell’anno 1973.
Intanto aveva iniziato la sua attività di correlatore cercando di interpretare le esigenze del corso e di mantenere una linea coerente di condotta culturale ritenendo ciò essenziale per offrire un contributo alla ricerca nel campo della sperimentazione architettonica.
Negli anni seguenti, ha continuato il suo lavoro nell’ambito del corso di Composizione V operando all’interno dei seminari in collaborazione con i laureandi, dedicando gli sforzi maggiori a sostenere la preminenza della metodologia sull’oggetto finito, la necessità di considerare il non specifico architettonico quale punto di riferimento per le verifiche intermedie ed in certi casi utile ad aiutare il progettista a liberarsi di tutte quelle sovrastrutture che ne limitavano le potenzialità espressive.
In riferimento alla condizione di emarginazione del mondo del lavoro dell’architetto neolaureato, il più delle volte per incapacità di controllo di un mercato in continua evoluzione, si è impegnato a sollecitare l’interesse dello studente, nel momento della scelta dei parametri operativi, per lo studio delle componenti dell’edilizia industrializzata sostenendo anche all’esterno dell’università l’esigenza da parte dell’architetto di confrontarsi con gli aspetti più avanzati della tecnologia, esigenza del resto condivisa dalle scuole di architettura più avanzate, disposte a non perdere il contatto con il mondo del lavoro.
PUBBLICAZIONI
FINALITA’ DELL’ARCHITETTURA
NEW UNIVERSITY PRESS N.1/75
“IL RITO DELL’AEROPORTO”
FINALITA’ DELL’ARCHITETTURA
NEW UNIVERSITY PRESS N.2/75
“IL RITO DEL RESTAURO”
FINALITA’ DELL’ARCHITETTURA
NEW UNIVERSITY PRESS N.5/75
“INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA ARGENTINA A ROMA”
FINALITA’ DELL’ARCHITETTURA
NEW UNIVERSITY PRESS N.4/76
“CENTRO POLIFUNZIONALE NELLA CITTA’ DI LECCE”
FINALITA’ DELL’ARCHITETTURA
NEW UNIVERSITY PRESS N.2/77
“L’AUTO-PORTO COME MEGA-MACCHINA COMPORTAMENTALE”
FINALITA’ DELL’ARCHITETTURA
NEW UNIVERSITY PRESS N.4/77
“UN GRANDE CANTIERE AUTOGESTITO CONTRO LE ALIENAZIONI DELL’URBANISTICA”
FINALITA’ DELL’ARCHITETTURA
NEW UNIVERSITY PRESS N.9/77
“INSEDIAMENTO AGRICOLO NELLA VALLE DEL LAGO DI BOLSENA”
FINALITA’ DELL’ARCHITETTURA
NEW UNIVERSITY PRESS N.4/78
“IMPIANTO PER IL NUOTO A CASLVIERI: FUNZIONE E FORMA ARCHITETTONICA DELL’ASSUNTO PROGETTUALE”
“DIBATTITO SULLA RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA DELLA PERIFERIA ROMANA”
INTERVENTI PROGETTUALI NELLA BORGATA MASSIMILLA-MASSIMINA A ROMA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA – FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – ISTITUTO DI EDILIZIA Autori: U. TARI CAPONE, G. ERCOLANI, A. IPPOLITO, G. JACOBUCCI, M. PAGNOTTA
Anno: 1979
“PROPOSTE E METODOLOGIE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA PERIFERIA ROMANA”
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA – FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – ISTITUTO DI EDILIZIA Autori: U. TARI CAPONE, G. ERCOLANI, A. IPPOLITO, G. JACOBUCCI, M. PAGNOTTA
Anno: 1980
UNA CITTA’ CHE SI RINNOVA “FROSINONE VERSO IL TERZO MILLENNIO: E’ IN ARRIVO LA CITTA’ SATELLITE”
Anno: 1992